sabato 11 febbraio 2012

MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI: CORPO DELLA DONNA, CORPO VIOLATO

                                                    

Il 6 febbraio è stata celebrata la Giornata Mondiale contro le mutilazioni genitali femminili.
Uno scempio che sembra non avere fine e che perseguita milioni di bambine in tutto il mondo.
Si tratta di pratiche che inorridiscono alle quali non si può assistere in silenzio.
Le Mgf rappresentano un mondo a parte difficilmente comprensibile per l'Occidente, pur avendo esso stesso (nei secoli scorsi e non) compiuto altrettante efferatezze. Queste pratiche consistono nella violazione e nella violenza che i corpi femminili sono costretti a subire. Esistono differenti tipi di operazione: circoncisione, recensione ed infibulazione, tutte sono accomunate da una brutalità infinita.
Il tutto avviene in condizioni igieniche precarie, compromettendo la vita stessa delle vittime con gravissime conseguenze a livello fisico (emorragie, infezioni, trasmissione del virus HIV) e a livello psicologico.
Il dolore e lo choc accompagnano le donne durante il loro percorso di vita: infanzia, adolescenza e fase adulta. Il fenomeno riguarda circa 140 milioni di ragazze, di cui 91 milioni solo in Africa; esiste anche in altri paesi: Yemen, Iraq, Israele, Emirati Arabi.
Le Mgf rappresentano una tappa obbligata, un rito di passaggio che "offre" l'ingresso nel mondo degli adulti. Lo scopo ovviamente è quello di preservare i corpi impuri femminili da qualunque impulso sessuale. Le mutilazioni genitali femminili simboleggiano per le donne un particolare status che permette loro di essere accettate all'interno della propria comunità di appartenenza.
Sono usanze largamente diffuse che vanno contrastate, a tal proposito numerose organizzazioni internazionali quali OMS e UNICEF si impegnano proficuamente.
Sensibilizzare l'opinione pubblica è uno dei tanti passi da compiere per debellare un male che si insinua, prepotentemente, nella vita di milioni di donne indifese, legittimando un sistema di dominio patriarcale fondato sull'offesa e sull'umiliazione delle donne.

clokInrosa

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