Il modo più tenero per augurarvi Buon Natale!
clokinRosa
lunedì 24 dicembre 2012
domenica 23 dicembre 2012
mercoledì 12 dicembre 2012
DIMAGRIRE SENZA DIETE CON IL METODO "GIUSTO PER SEMPRE"
Non
si tratta della solita pubblicità ingannevole, ma di un metodo
efficace, studiato e provato, che fonda le sue basi sulla
programmazione neurolinguistica (PNL) e che è stato diffuso in
Italia da Debora Conti, Trainer internazionale certificata di PNL, e
da oggi disponibile anche a Napoli con il dott.
Davide Bianchini, dietista e coach certificato del
metodo Giusto Peso per Sempre.
La
PNL è un sistema molto pratico per lavorare a favore dei meccanismi
della propria mente. E’ definita la psicologia del successo perché
impara la struttura interna di chi fa ciò che vogliamo e la insegna.
L’obiettivo è eliminare abbuffate e comportamenti dannosi con il
cibo, pensare al cibo solo per fame, fare movimento per piacere e non
solo per dimagrire, per ritornare a essere persone liberamente magre
naturalmente.
Giusto
Peso Per Sempre lavora a 360 gradi su cosa fare, come mangiare,
come ascoltare lo stomaco, come arricchire la propria immagine di
persona magra e sana, come gustare a pieno il cibo per ciò che è:
nutrimento e gusto.
I
punti cardine di questo programma sono:
- mangiando per fame,
- fermandoci a sazietà,
- muovendoci per piacere.
Giusto
Peso Per sempre renderà tutto questo automatico!
Infatti,
con il metodo Giusto Peso Per Sempre si impara a lavorare con la
mente, eliminando convinzioni, linguaggio ed abitudini dannose;
coltivando la libertà di mangiare ciò che si desidera e ascoltando
la vera fame.
Con
questo metodo si perdono i chili necessari,
seguendo i tempi del proprio corpo: troppo in fretta mina il
metabolismo, troppo lentamente demotiva.
Dopo
una o due settimane che si segue il metodo ci sarà una riduzione del
girovita e un po’ di sgonfiamento.
Per
maggiori informazioni su come iniziare un percorso di dimagrimento
senza dieta con il metodo Giusto peso per Sempre, potete collegarvi
al dietabianchini.blogspot.com oppure contattarlo via
email scrivendo a
studiodavidebianchini@gmail.com
lunedì 3 dicembre 2012
LA MODA VISTA DA SIMMEL
Georg Simmel (1858-1918) e' stato un sociologo tedesco che, oltre alle classiche tematiche sociologiche relative al mutamento, si è soffermato su fenomeni che impregnano la realtà, come la moda.
Per Simmel la società corrisponde ad un insieme di elementi che vivono in stretta reciprocità tra loro, uno di questi e' la moda. Lo studioso trae spunto dall'eccentricità e dalla ricerca ossessiva di segni distintivi che, spingeva gli esponenti dei ceti più colti delle metropoli a costruirsi una "personalità" tendente a svuotarsi di senso. "Il saggio sulla moda" e' del 1905: la moda implica distinzione ed imitazione,ovvero esprime l'esigenza di differenziarsi ma, anche, il bisogno di rispecchiarsi in una classe sociale in fatto di stile.
La moda e' paradossale: in essa si compenetrano autonomia ed obbedienza, inoltre, si evidenziano anche caducità e transitorietà.
Credo che la moda sia singolarità, diversità ma senza mai eccedere, senza mai oltrepassare la soglia della volgarità e della "eccentrica eccentricità"!
Vi lascio con alcune righe di Simmel:
" [...] la moda, con il suo gioco fra la tendenza a una generale diffusione e l'annientamento del suo senso che questa diffusione comporterebbe, ha il fascino dell'inizio e della fine insieme, il fascino della novità e nello stesso tempo quello della caducità. Il suo problema non e' essere o non essere: la moda e' contemporaneamente essere e non essere, essa e' stata sempre sullo spartiacque di passato e futuro e ci da, finché e' in voga, una così forte sensazione del presente come pochi fenomeni riescono a darci".
E voi, invece, cosa ne pensate della moda? Quanto e' attuale il pensiero di Simmel?
Ciao a tutti
clokinRosa
Per Simmel la società corrisponde ad un insieme di elementi che vivono in stretta reciprocità tra loro, uno di questi e' la moda. Lo studioso trae spunto dall'eccentricità e dalla ricerca ossessiva di segni distintivi che, spingeva gli esponenti dei ceti più colti delle metropoli a costruirsi una "personalità" tendente a svuotarsi di senso. "Il saggio sulla moda" e' del 1905: la moda implica distinzione ed imitazione,ovvero esprime l'esigenza di differenziarsi ma, anche, il bisogno di rispecchiarsi in una classe sociale in fatto di stile.
La moda e' paradossale: in essa si compenetrano autonomia ed obbedienza, inoltre, si evidenziano anche caducità e transitorietà.
Credo che la moda sia singolarità, diversità ma senza mai eccedere, senza mai oltrepassare la soglia della volgarità e della "eccentrica eccentricità"!
Vi lascio con alcune righe di Simmel:
" [...] la moda, con il suo gioco fra la tendenza a una generale diffusione e l'annientamento del suo senso che questa diffusione comporterebbe, ha il fascino dell'inizio e della fine insieme, il fascino della novità e nello stesso tempo quello della caducità. Il suo problema non e' essere o non essere: la moda e' contemporaneamente essere e non essere, essa e' stata sempre sullo spartiacque di passato e futuro e ci da, finché e' in voga, una così forte sensazione del presente come pochi fenomeni riescono a darci".
E voi, invece, cosa ne pensate della moda? Quanto e' attuale il pensiero di Simmel?
Ciao a tutti
clokinRosa
sabato 1 dicembre 2012
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